Viaggio in Irlanda parte 3 di 4

Sabato 10 Maggio 2008
La mattina siamo abbastanza tesi, provate a sommare la disorganizzazione subita. A questo punto però devo precisare una cosa. Distinguere tra l’assoluta mancanza di organizzazione e la pescata. Nonostante tutto a pesca ci siamo divertiti, un gruppo di amici in vacanza.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Stefano decide di trascorrere da solo la mattina, lo lasciamo sulla riva di un fiume vicino alla città. Ci racconterà di essersi divertito un mondo con piccoli ondulanti a caccia di trote, ma ogni lancio veniva interrotto dalla ferocia di piccoli lucci. Piccoli ondulanti su cui fanno la comparsa anche Breme intono al kg.
La tensione comunque c’è e, forse, per smorzarla ci portano in un posto particolare. Un piccolo fiume che collega due porzioni di un lago. Questo direi che è un posto segreto, perché se i pesci erano inattivi quando non lo sono avrei paura ad immergerci le mani. Arrivano i primi poderosi attacchi, un gorgo ad una decina di metri da noi indica il punto in cui Daniele a lanciato il suo Bull Dowg da 12 pollici, una testa enorme si intravede, la ferrata va a liscio, l’emozione è tanta per tutti. Precedentemente un grosso luccio aveva attaccato a riva un bull di Peppe liberandosi con un salto degno di un salmone, il corpo completamente fuori dall’acqua, la bocca spalancata e capocciate in aria, spettacolo! Esce il primo luccio da foto. Si torna a prendere il pranzo ed il cuginetto e si torna immediatamente nel posto, questa volta con una barchetta e mezza. Si perché una era piccola ma l’altra era proprio una bacinella, posti massimo per 3 sulla prima e massimo un bambino ed un ragazzo sulla seconda, peccato che siamo in nove. Prima dell’arrivo delle barchette Daniele si imbatte in un altro luccio enorme, abbocca circa a quindici metri, la canna e completamente piegata, non ne vuole sapere di venire, sto riprendendo tutto con la telecamera, scena mozzafiato; Daniele chiude la frizione del rotante, la canna si piega ancora ed il director viene letteralmente trascinato avanti dal pesce, è costretto a fare due passetti avanti, poi il mostruoso Esox se ne va. Questi pesci sono veramente selvaggi, impossibile dire quanto tirano, bisogna provare.
Ora siamo tutti qui, nove pescatori che lanciano nello stesso punto, fine dei giochi. Si fa qualche altro luccetto, niente di eccezionale. Uno arriva ad attaccare il mio storm fino sotto le mie stesse gambe, immerse in acqua. L’Irlanda è strepitosa. E così il sabato se ne va, le barchette non sono servite a molto, in fondo, con molta calma, si può arrivare ovunque, qui, a piedi nell’acqua.
Effettivamente il piacere del posto aveva abbastanza mitigato gli animi, nessuno avrebbe mai potuto immaginare quello che sarebbe successo il giorno dopo.

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Alla fine cercheremo di fare un riassunto di tutte le cose dette. Riassumendo quelle positive e quelle negative. Comunque prima di avventurarvi in un viaggio di pesca organizzato, a cui non avete mai partecipato, assicuratevi sul numero delle persone presenti. Se superano una certa cifra è meglio che siate tutti amici e che conosciate il loro stile di pesca. Generalmente il cacciatore a spinning è un animale solitario e mal si adatta a compagnie numerose durante l'azione di pesca.

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